A Trastevere, e non solo, è un’ istituzione, che ha saputo resistere all’ assalto di pub e birrerie, conservando inalterate nel tempo le sue caratteristiche originarie. è il bar San Calisto, storico ritrovo popolato da una fauna varia e, soprattutto, insofferente ai cliché. Un bar democratico, che ospita artisti e ladri, politici e barboni, studenti e professori, operai e manager. Al mattino funziona come latteria frequentata dagli anziani del quartiere, pronti a scambiarsi opinioni sul calcio o sulle pensioni; a pranzo si trasforma in un bivacco di turisti e impiegati della zona; il pomeriggio è soprattutto la gelateria dei bambini; la sera il ritrovo preferito di giovani e ragazzi. Al San Calisto, Ivano De Matteo attore e regista, autore del film Ultimo stadio e attualmente impegnato nelle riprese de Il compagno americano accanto a Nancy Brilli, oltre che, ovviamente, cliente abituale del bar, ha dedicato un documentario intitolato Barricata San Calisto, che ne celebra il mito e che sarà proiettato il prossimo 27 luglio in piazza Santa Maria in Trastevere durante la Festa de’ Noantri. Barricata San Calisto comincia come una fiaba e si svolge in una doppia dimensione temporale: raccontando una giornata del bar, dall’ alba all’ alba successiva, e muovendosi fra presente e passato per ricostruirne le vicende storiche, dall’ inizio del Novecento a oggi, fra immagini d’ epoca e ritratti dei suoi eroi, a cominciare dal popolare calciatore Bruno Giordano, sulle onde di una ricca colonna musicale che mescola jazz, valzer e gli immancabili stornelli romaneschi. La narrazione è affidata ai clienti: molti volti anonimi per niente banali e qualche presenza illustre; Peter Berling, attore di Fassbinder, il regista Mario Martone, Antonio Salines, grande interprete soprattutto teatrale. Perché San Calisto è diventato, suo malgrado, anche un bar alla moda.